Conto deposito vincolato cos’è

Conto deposito vincolato cos’è e come funziona

La scelta di aprire un conto deposito è sempre più frequente. Quali sono i vantaggi di questi prodotti? Prima di tutto la possibilità d’investire in maniera sicura, tutelandosi dall’innalzamento dei tassi. A tal proposito è fondamentale analizzare conto deposito vincolato cos’è.

Conto deposito vincolato: di cosa si tratta?

Conto deposito vincolato cos’è? Rispondere a questa domanda è molto facile, dal momento che il prodotto in questione ha come caratteristica principale il fatto di permettere a un determinato utente di veder fruttare le somme vincolate per un determinato periodo di tempo, che generalmente può andare da un minimo di 3 mesi a un massimo di 36.

Il conto deposito vincolato è limitato per quanto riguarda le funzionalità legate ai conti correnti tradizionali, come per esempio la possibilità di ricevere carte di credito e di effettuare la domiciliazione delle utenze e l’accredito dello stipendio e della pensione.

Conto deposito: le caratteristiche dell’opzione con vincolo

Per capire meglio conto deposito vincolato cos’è inquadriamo non solo la caratteristica appena ricordata, ma specifichiamo anche il fatto che, in caso di ritiro anticipato delle somme immobilizzate, è possibile riprenderle in mano remunerate a un tasso base, il cui valore è inferiore rispetto al tasso netto applicato in caso di completamento del vincolo.

Altro aspetto importante da considerare al proposito è che la capitalizzazione degli interessi avviene secondo tempi diversi a seconda del singolo istituto di credito.

Conto di deposito vincolato: cosa vedere prima di aprirne uno

Quando si tratta di capire conto deposito vincolato cos’è è bene dettagliare anche i particolari da controllare prima di aprirne uno. L’apertura di un conto deposito vincolato è questione di pochi minuti, ma gli effetti e i vantaggi sul bilancio si possono vedere a lungo termine. A tal proposito, prima di scegliere un istituto di credito per l’apertura, è necessario tenere conto dei seguenti aspetti:

  • Durata minima e durata massima del vincolo
  • Tempistiche di capitalizzazione degli interessi
  • Clausole in caso di svincolo anticipato
  • Somma minima e massima vincolabile

Conto deposito con vincolo: come aprirne uno

Dopo aver specificato a livello generale conto deposito vincolato cos’è è possibile entrare nel vivo del processo di apertura. Come si svolge? In maniera sostanzialmente simile per tutti gli istituti di credito (variano solo alcuni dettagli, come per esempio la possibilità d’inserire più intestatari).

 

La procedura da seguire in generale è questa:

  • Ingresso sul sito dell’istituto di credito che si ha intenzione di prendere come riferimento per l’apertura del conto
  • Ingresso nella sezione dedicata ai conti deposito
  • Scelta dell’opzione di apertura del conto deposito vincolato
  • Compilazione del form con i propri dati anagrafici
  • Invio dei propri dati anagrafici all’istituto di credito

I passaggi finali prevedono l’esecuzione di un bonifico da un conto corrente tradizionale, al fine di perfezionare la procedura di identificazione finanziaria.

Conto deposito: informazioni sulla sicurezza

Non basta chiedersi conto deposito vincolato cos’è e informarsi sulle caratteristiche di questo prodotto. Prima di aprire un conto di questo tipo è necessario informarsi sul livello di sicurezza.

A tal proposito è bene stare tranquilli. Per quale motivo? Per il semplice fatto che i conti deposito, qualunque sia l’ammontare delle somme vincolate, sono tutelati dal Fondo Interbancario di Tutela dei depositi, che garantisce le giacenze fino a 100.000€.

Questo significa che il conto deposito vincolato può essere considerato una forma di investimento di somme medio/alte molto sicura.

Conti deposito: come sono tassati

Dopo aver chiarito la situazione in merito a conto deposito vincolato cos’è è bene approfondire una voce essenziale come la tassazione. Come sono tassati i conti deposito? Prima di tutto è necessario tenere conto dell’imposta di bollo, che corrisponde allo 0,20% delle somme vincolate.

In secondo luogo è fondamentale considerare l’aliquota sugli interessi, che corrisponde al 26% dell’ammontare degli stessi (prima del varo del Decreto Renzi tale tassa era pari al 20%).

Quanto appena specificato ci aiuta a inquadrare il conto deposito vincolato come una forma valida d’investimento. I rendimenti generali non sono certo altissimi, e per questo è bene optare per vincoli superiori al tempo minimo.