Cos’è un conto deposito?
Il conto deposito è un contratto bancario, che consente di portare a termine attività di prelievo e di versamento. Il conto deposito può essere vincolato o libero. Nella prima ipotesi, si possono prelevare i soli depositati nel momento in cui scade il periodo di vincolo. La presenza del vincolo viene remunerata con la corresponsione di maggiori interessi.
Di contro, il prelievo, che venga fatto prima della scadenza del predetto termine, viene a incontro all’applicazione di una penale. Quest’ultima, in genere, consiste nel mancato pagamento degli interessi. Nel caso di conto deposito vincolato, si ha il vantaggio di avere l’immediata disponibilità del danaro disponibile sul conto.
Vantaggi e Svantaggi di un Conto Deposito
Il conto deposito presenta il vantaggio di corrispondere degli interessi nelle ipotesi in cui le somme restino depositate per un determinato periodo di tempo.
Esso, tuttavia, presenta anche dei limiti. In particolare, il conto deposito si differenzia dal conto corrente per il limitato numero di operazioni che possono essere effettuate. Il conto deposito consente, infatti, di fare prelievi e versamenti, ma non permette di porre in essere prelievi tramite bancomat o carta di credito, pagamenti con assegni, bonifici.
Segreto Bancario Italia 2017: Normativa e Definizione
Anche nel 2017, il segreto bancario si sostanzia in un obbligo di riservatezza, che viene imposto alla banca relativamente ai rapporti intrattenuti con i propri clienti. Esso offre, pertanto, sicurezza ai risparmiatori, che possono tranquillamente porre in essere operazioni bancarie nel rispetto della privacy.
Nel corso di un procedimento penale, la disciplina del segreto bancario, in Italia, può essere derogata solo in casi eccezionali. L’art. 255 del codice di procedura penale consente, infatti, all’autorità giudiziaria di disporre il sequestro di titoli, documenti, valori, contanti depositati in conti finanziari, se essi presentino qualche elemento di connessione con la commissione di un reato.
La violazione del segreto bancario è consentita dall’art. 255 del codice di procedura penale, anche se le predette cose non siano di proprietà di chi ha commesso i reato. Vi sono, di contro, alcuni Stati che forniscono una maggiore tutela per i clienti degli Istituti di credito, dal momento che la disciplina legislativa concernente il segreto bancario non è sottoposta a nessuna deroga e i conti aperti presso tali Paesi sono coperti da assoluta riservatezza.
Aprire un Conto Deposito a San Marino: Conviene nel 2017?
San Marino, fino a qualche tempo fa, costituiva uno dei Paesi che meglio proteggevano i clienti bancari dal rischio di violazioni della riservatezza sui rapporti instaurati con gli Istituti di credito. Il Parlamento Europeo ha, infatti, approvato l’accordo intercorso tra l’Unione Europea e San Marino, che consentirà, a partire dal 2017, uno scambio di informazioni tra l’UE e la Repubblica di San Marino relativamente ai conti finanziari accesi presso banche situate sui loro territori.
Nello specifico, i dati scambiati riguarderanno dividendi e interessi maturati a seguito di determinate operazioni finanziarie nonché i saldi dei conti bancari. Ne consegue che, dal 2017, la Repubblica di San Marino adotterà misure maggiormente restrittive nei confronti dei clienti delle banche ivi situate e delle operazioni poste in essere dagli investitori. Fino all’entrata in vigore del predetto accordo, però.
Restano ancora convenienti tutti i contratti bancari stipulati con Istituti di credito che hanno sede a San Marino. Anche l’apertura di un conto deposito a San Marino consentirà, prima dell’applicazione dell’accordo sottoscritto con l’Unione Europea, di usufruire dei molteplici benefici offerti dall’esistenza del segreto bancario in tale stato e dalla disciplina particolarmente tutelante per i risparmiatori.
Dal 2017, invece, vi sarà maggiore trasparenza bancaria sui rapporti intrattenuti tra gli Istituti di credito di san Marino e i clienti. Ne deriva che i conti accesi presso le banche della Repubblica di San Marino non saranno più sottoposti a una disciplina rigorosa in termini di segreto bancario.
Le Pubbliche Amministrazioni e soprattutto gli enti fiscali potranno accedere alle informazioni concernenti i conti finanziari, al fine di verificare l’effettiva capacità contributiva dei risparmiatori e la sussistenza di eventuali evasioni fiscali a danno di altri Stati.