Conto deposito: uno strumento innovativo
Qualsiasi ipotesi sul rendimento conto deposito non può prescindere da un ragionamento sul panorama finanziario attuale, caratterizzato da una generale depressione dei rendimenti. Si tratta di una dinamica naturale, logica, prevista e prevedibile.
Le politiche monetarie, d’altronde, hanno mantenuti i tassi di riferimento molto vicini allo zero fino a pochi giorni fa (l’Europa lo fa tutto), senza considerare l’inflazione, che è molto bassa ovunque. In questo contesto è emersa candida la necessità di trovare prodotti di investimento che offrissero buoni rendimenti senza obbligatoriamente esporre il capitale a rischi alti.
Attualmente, almeno in Italia, un solo prodotto sembra rispondere contemporaneamente ai criteri di rendimento e affidabilità: il conto deposito. Questo può essere definito come una sorta di conto corrente che offre interessi più alti della media.
In realtà, al conto corrente ci si appoggia. Il contribuente blocca una somma, in maniera più o meno rigida, per un tempo prefissato e rinuncia a parte dell’operatività. In cambio riceve rendimenti generalmente superiori al punto percentuale (sempre bassi, ma una rarità oggi come oggi). Sono molte le dinamiche che interessano i conti depositi e che, in un certo senso, incidono sulle strategie di investimento. Una di queste riguarda la divisione tra conto deposito vincolato o libero.
Rendimento conto deposito vincolato vs contro deposito libero
Le caratteristiche principali di qualsiasi conto deposito sono due. La prima riguarda il rendimento, generalmente più alto dei conti correnti.
La seconda è la scalabilità. In base al tipo di prodotto, infatti, al cliente viene concesso un set diverso di funzioni operative. Il prodotto, da questo punto di vista, appare come un conto corrente parzialmente interdetto, privato di parte della sua operatività. La divisione da fare è quella tra deposito vincolato e libero.
Nel primo caso, la somma viene letteralmente bloccata per il periodo di tempo precedentemente stabilito. In quel lasso chi detiene la cifra non può fare assolutamente nulla, né depositare né tanto meno prelevare, se non al costo di pesanti penalità. Nel secondo caso viene conferita una maggiore libertà per ciò che concerne il deposito e il prelievo, ma comunque non sono concesse altre operazioni (a differenza del conto corrente).
Detto questo, il discorso sul rendimento del conto deposito è molto ampio, poiché riguarda sì la tipologia del prodotto, ma anche le caratteristica della banca. Il panorama è infatti molto eterogeneo. Ciò, se da un lato premia le dinamiche concorrenziali, dall’altro causa disorientamento e confusione.
Quali sono i consigli per trovare il miglior rendimento del conto deposito? In primo luogo, anche se può risultare poco confortevole, è bene rivolgersi ai conti deposito vincolati, che sono gli unici in grado di distanziarsi nettamente dai classici concorrenti. Non è raro trovare interessi superiore al punto e mezzo percentuale (e stiamo parlando di netto).
Secondariamente, è necessario porre parecchia attenzione alla banca. Questa deve essere agile, non di grandi dimensioni e con una forte presenza su internet. Solo grazie a queste caratteristiche un istituto riesce a contenere i costi, e quindi a offrire rendimenti più elevati, in un contesto – ovviamente – nel quale va premiata innanzitutto l’affidabilità.
Rendimento conto deposito confronto: l’offerta migliore
Attualmente, la banca in grado di offrire il conto deposito dal rendimento più alto sembra essere Widiba. È una banca interamente online, il cui socio unico è costituito dal Monte dei Paschi di Siena.
Il conto deposito che offre può produrre fino al 2,50% di interessi lordi, al quale però va sottratto il 27%, che viene bruciato in tasse. Il netto corrisponde comunque all’1,85%, che è una percentuale ottima.
Questi numero riguardano il conto deposito vincolato a 12 mesi, quindi non impongono un grande sforzo in termini di rinuncia (ovviamente temporanea) al capitale. Nella versione con i vincoli meno stringenti (libero, a 3 mesi) la banca online offre invece un netto dello 0,81% che è molto più alto rispetto a qualsiasi conto corrente.