Tasse conto deposito

Tasse conto deposito: ecco come calcolarle

I conti deposito rappresentano delle ottime alternative di risparmio. Si tratta di prodotti dedicati a chi vuole investire senza rischiare troppo il capitale e tutelandosi dall’incertezza del mercato azionario. Per capire fino in fondo come funzionano è però necessario soffermarsi anche su aspetti come le tasse conto deposito.

Conto deposito 2016: informazioni preliminari

Pria di entrare nel vivo della questione tasse conto deposito è bene ricordare che questi prodotti permettono, a fronte del vincolo delle somme, di maturare un interesse anche superiore al 2%. In questo caso è però necessario ricordare che se si sceglie di smobilizzare le somme prima del tempo queste vengono remunerate al tasso base dello 0,50%.

Imposte conto deposito: ecco le principali

Data questa doverosa premessa è possibile entrare nel dettaglio delle tasse conto deposito, specificando che l’imposta principale riguarda i rendimenti, che vengono tassati ogni anno al 26% (prima del 2014, anno dell’approvazione del decreto Renzi, tale valore era pari al 20%).

Questa informazione tecnica aiuta a capire che, in sede di scelta di un conto deposito, è fondamentale non lasciarsi ammaliare dalla pubblicità ma concentrarsi sui dettagli, così da capire il guadagno netto alla fine del vincolo.

 

Come è possibile farlo? Facendo esempi specifici e ipotizzando il vincolo di 11.000€ per 48 mesi. In questo caso, prendendo in considerazione il conto deposito di Findomestic, si avrebbe un guadagno netto di 379,94€, frutto della sottrazione tra interessi netti pari a 439,54€ e spese corrispondenti a 59,60€.

Bollo conto deposito: come funziona?

L’aliquota appena ricordata non è l’unica alternativa da considerare quando si parla di tasse conto deposito. I titolari di questi prodotti finanziari devono considerare anche la presenza di un’imposta di bollo, conosciuta anche con il nome di mini patrimoniale, che viene calcolata in maniera progressiva sulle somme depositate tenendo conto di un valore pari allo 0,20%.

Tasse sul conto deposito: ultimi chiarimenti

Quanto appena specificato in merito a tasse conto deposito ci aiuta a capire che l’imposta di bollo corrisponde al due per mille della giacenza. Essenziale è ricordare una differenza tra persone fisiche e persone giuridiche, per le quali l’imposta di bollo viene calcolata entro un tetto massimo di 14.000€.

Questa tassa è stata interessata da un aumento stabilito dalla Legge di Stabilità 2014 (prima del varo del provvedimento si parlava dell’1,5%). Sempre la stessa normativa ha reso effettiva l’eliminazione dell’importo minimo per l’imposta, pari sempre a 34,20€ annui.

Questo cosa ha portato? Al fatto che, a partire dal giugno 2014, i titolari di conti deposito con giacenze fino a 17.100€ non pagano più l’imposta di bollo annuale di 34,20€. Concludiamo ricordando che i conti deposito, a prescindere dall’istituto di credito con cui vengono aperti, sono sicuri in quanto garantiti dal Fondo Interbancario di tutela dei depositi, che garantisce la tenuta dei conti con giacenze fino ai 100.000€.