Conto deposito giacenza media

Conto deposito giacenza media: calcolo e costi

Conto deposito giacenza media Isee: il calcolo è necessario

Compilare l’Isee, nonostante l’apparente volontà del legislatore di procedere alla semplificazione del rapporto cittadino-fisco, rimane ancora piuttosto difficile. Alcune voci, tuttavia, non risultano solo complesse ma anche ingiuste. Tale giudizio riguarda in primis le pensioni di invalidità, che impattano sui valori di giacenza, ma anche i depositi.

La questione conto deposito giacenza media alimenta molte polemiche dal almeno un anno e mezzo, ossia da quando è stata predisposta una nuova forma di calcolo.

Il valore di giacenza consente di valutare la ricchezza di cui il contribuente predispone e che risulta (nell’immediato o meno) utilizzabile. L’apertura del conto deposito, va specificato, non consente l’utilizzo della liquidità a proprio piacimento, soprattutto se la tipologia è vincolata (e quindi priva di operatività).

Ad ogni modo, come si calcola il conto deposito giacenza media? Il calcolo è piuttosto complicato. Ovviamente non spetterà al contribuente farlo, ma alla banca presso cui è stato aperto il conto.

Certo, conoscere il metodo di elaborazione consente di evitare qualsiasi errore a proprio danno. Il legislatore ha regolato il rapporto tra giacenza media e conto deposito solo di recente, e nello specifico con un emendamento dal DDL di Stabilità inserito a fine 2014.

Giacenza media conto deposito: la formula

 

Per quale motivo il legislatore ha posto come obbligatoria la dichiarazione circa il conto deposito? La risposa è semplice. Quando questa voce non veniva considerata, era sufficiente ritirare il denaro in forma contante per risultare meno abbiente, falsando – secondo la prospettiva del legislatore – le valutazioni circa lo stato di benessere oggettivo del nucleo familiare.

Il problema, tuttavia, non è la creazione dell’obbligo, quanto i metodi con il quale la giacenza media conto deposito viene calcolata. La formula è complicata. Sicuramente lo è per i comuni mortali, ma la sensazione è che lo sia anche per gli addetti ai lavori.

Tuttavia, per calcolare la giacenza media dei depositi, e dei conti corrente (il calcolo è il medesimo) occorre effettuare i seguenti passaggi. In primo luogo, è necessario calcolare le giacenze giornaliere per ogni giorno dell’anno solare.

È bene quindi moltiplicare le singole giacenze giornaliere per il numero dei giorni in cui il valore è rimasto uguale a se stesso. Infine, è sufficiente sommare gli importi ottenuti.

Complicato? Sicuramente sì. Ciò non fa altro che creare malcontento intorno all’obbligo di fornire “spiegazioni” circa i propri depositi, in sede di elaborazione dell’Isee. Il rischio è realmente quello di sembrare – agli occhi del fisco – più ricchi di quanto non lo si sia effettivamente. Non rimane, quindi, che vigilare sulla correttezza del calcolo, al fine di limitare i danni.