perché aprire un conto deposito

Perché aprire un conto deposito? Pro e contro

Perché aprire un conto deposito: quali le differenze con il conto corrente

Il conto deposito è uno strumento di investimento che, appoggiandosi a un conto corrente, consente di ottenere una rendita sulle somme depositate con un rischio pressoché nullo. Ma perché aprire un conto deposito? È davvero una soluzione conveniente? Vediamolo insieme.

Detto anche conto di liquidità, il conto deposito è una particolare tipologia di conto corrente con un’operatività ridotta, che si limita a prelievi e versamenti da e verso il conto di appoggio e al vincolo delle somme depositate. Motivo per cui il conto deposito non va confuso con il conto corrente tradizionale.

Aprendo un conto deposito infatti non è possibile effettuare le operazioni che tradizionalmente sono associate al conto corrente come l’accredito di stipendio o pensione, la domiciliazione delle utenze e pagamenti tramite bonifico. Allo stesso modo non è possibile associare al conto deposito una carta di credito o un bancomat.

Altra differenza fondamentale tra conto deposito e conto corrente è che il primo non può esistere autonomamente poiché, come già detto, l’utilizzo è legato al conto d’appoggio. Tuttavia a dispetto di quanto accade spesso con i conti correnti, il conto deposito normalmente non prevede canoni mensili né costi di gestione.

Perché aprire un conto deposito: quali i vantaggi

Altra caratteristica che penalizza il conto corrente è data dal fatto che molte banche non offrono un rendimento per le somme in giacenza e anche quando è presente il tasso non supera quasi mai lo 0,5%, risultando quindi molto inferiore ai rendimenti proposti per i conti deposito, che possono andare anche oltre il 2,5%.

Nello specifico il tasso di interesse applicato al conto deposito varia a seconda del vincolo. È possibile infatti scegliere se vincolare o meno le somme in giacenza. Nel primo caso si parla di conto deposito vincolato, mentre nel secondo di conto deposito libero.

 

Ovviamente i conti deposito vincolati offrono interessi maggiori di quelli riconosciuti per i depositi liberi, tuttavia presentano anche diverse limitazioni. Nella maggior parte dei casi infatti al cliente che decide di svincolare le somme depositate prima della naturale scadenza del vincolo, la banca applica una penale o corrisponde un interesse inferiore a quello pattuito.

Al contrario scegliendo un conto deposito libero il titolare ha sempre a disposizione i propri risparmi e può spostare il denaro dal conto deposito al conto d’appoggio in qualunque momento senza rischiare di incorrere in sanzioni di alcun tipo.

Per quanto riguarda il pagamento degli interessi, per i conti vincolati può avvenire alla scadenza del vincolo o anticipatamente. Per i conti liberi invece è previsto un pagamento con scadenze periodiche (ad esempio semestrali o annuali) e gli interessi sono definiti in base alla giacenza media presente sul conto.

Come aprire un conto deposito vincolato o libero

Il conto deposito rappresenta quindi la soluzione ideale per chi desidera mettere al sicuro i propri risparmi, senza rinunciare alla possibilità di avere un rendimento sicuro. A differenza della maggior parte degli strumenti di investimento infatti i conti deposito sono garantiti dal Fondo interbancario di tutela dei depositi (FITD).

Il FITD, cui aderiscono obbligatoriamente tutte le banche italiane e alcune filiali italiane di banche extracomunitarie, offre una tutela al risparmiatore per un importo fino a 100 mila euro per ciascun depositante. Per questo i conti deposito sono considerati una forma di investimento sicuro. Ma dopo aver analizzato perché aprire un conto deposito, vediamo anche come aprirlo.

Per aprire un conto deposito è necessario innanzitutto essere titolari di un conto corrente a cui il conto deposito dovrà appoggiarsi. Sebbene non sia obbligatorio, diversi istituti di credito richiedono anche l’apertura di un conto corrente, come condizione determinante per ottenere il conto deposito.